A Febbraio, mese di San Valentino e di Carnevale, abbiamo deciso di fare una visita virtuale ad un posto nel mondo dove questi 2 eventi sono particolarmente presenti: Venezia.
C'era una volta nella "Repubblica Serenissima", l'abitudine di mascherarsi. Le donne si vestivano di uomini usando barba e baffi finti. Gli uomini si travestivano di donne, abbandonandosi al gioco, gli scherzi ed altro.
Poichè questo contribuiva al degrado morale, nel 1268 si iniziano a promulgare delle leggi che limitavano l'uso all'epoca di carnevale.
Si diffonde tanto tra i veneziani l'abitudine di mascherarsi nel carnevale, che si sono moltiplicate le botteghe di produzione artigianale di maschere in cartapesta, di diversi modelli e colori.
Alcune delle più famose sono:
Il Mattacino, pagliaccio vestito di bianco e colori.
La Mora o Moretta, maschera usata dalle donne.
La Bàuta o bautta, che consente di rimanere nell'assolutto anonimato e rappresenta la libertà d'espressione.
Altre maschere riguardano i personaggi della Commedia dell'arte di Carlo Goldoni, drammaturgo veneziano.
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